Non solo fisioterapia e movimento
venerdì 22 luglio 2016
Video TED - Relazione corpo-mente
lunedì 11 aprile 2016
La percezione della fatica durante l'esercizio fisico è vista dallo sportivo come la sensazione corretta durante una determinata attività svolta. La mancanza di fatica è spesso vista come indice di inutilità e inefficacia, ed è correlata di solito ad un'insufficiente intensità dell'esercizio. Il tutto è riassumibile con la classica forma anglosassone “No pain No gain”. Prima di chiedersi se sia giusto o sbagliato affaticarsi fino allo stremo per migliorare le proprie performances, è importante soffermarsi su una domanda fondamentale: cos'è la fatica?
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è la riduzione nella capacità di generare forza e/o potenza;
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è l'inabilità di mantenere la forza-potenza richiesta o aspettata.
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concentrazione di glucosio sanguigno
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ipertermia
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dolore
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caffeina
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anfetamine
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esperienze
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passate
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emozioni
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motivazione
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aumento attività pompa Na/k
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aumento capacità di buffering dei muscoli
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aumento del trasporto di H+ e lattato muscolare
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aumento di enzimi glicolitici
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Aumento della VO2 max e capacità ossidativa muscolare
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Performance di VO2 → soglia di lattato → massimo consumo di O2
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Performance deficit O2 → capacità di buffering totale
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Efficienza meccanica
martedì 13 maggio 2014
Perseverare è umano...desistere è diabolico
Il libro ruota intorno all'argomento"Resilienza", un termine preso in prestito dall' ingegneria. Questa proprietà, definita come la capacità di un materiale di resistere a sollecitazioni impulsive, viene riutilizzata in ambito psicologico. L'autore è uno psicologo, oltre che uno sportivo di resistenza, che studia da anni i metodi per migliorare la resilienza non solo degli atleti ma di qualunque persona coinvolta in una determinata attività. Viene data ad inizio libro una veloce spiegazione dei substrati psico-fisici, evoluzionistici, psicologici riguardanti la resilienza nell'essere umano, smontando via via numerosi luoghi comuni e semplificazioni. Interessanti sono i passi auto-biografici, riguardanti esperienze sportive estreme dell'autore, che dimostrano i concetti espressi nonchè le difficoltà intrinseche all'applicazione reale della teoria."Noi influenziamo gli altri attraverso la relazione, un processo che si costruisce faticosamente nel tempo"
"Il primo grande demotivatore è il mito del talento, [...] un uso troppo semplicistico e distorto della genetica contribuisce a rinforzare questa mentalità"
"La motivazione intrinseca ha una base biologica profonda; [...] La motivazione, basata sul senso di competenza, è molto più forte e duratura di qualsiasi spinta generata dalla manipolazione, o da rinforzi esterni."
- Parte Prima. Resilienza e motivazione
- Parte Seconda. Sviluppare la resilienza individuale, sostenere l'auotomotivazione.
- Parte Terza Sostenere resilienza e motivazione nelle organizzazioni
martedì 22 aprile 2014
Esercizi domiciliari per recuperare il rom di spalla
Parlano tanto, pochi esercizi, ma sono descritti bene per le fasi iniziali di spalla congelata (non è esattamente una spalla rigida, ma sono ugualmente validi)
Sempre per la spalla congelata, sono molto esaustivi per quanto riguarda il recupero della mobilità.
Alcuni esercizi di rinforzo e stabilizzazione eseguiti con banda elastica, da lavorare su ripetizioni medio-alte (15-20) , almeno 2 serie per esercizio.
Per migliorare la stabilità scapolo-toracica e il ritmo scapolo-omerale, in un contesto di miglioramento del ROM attivo. Da eseguire inizialmente non su una parete, ma con il pallone al pavimento e seduti su una sedia. Sulla parete può essere usata anche una palla più piccola, di più facile reperibilità. I movimenti devono essere più lenti rispetto a quelli dell'uomo nel video, con più enfasi sul controllo del movimento (collegare il cervello alla spalla). Personalmente partirei con movimenti molto piccoli, ampliando il raggio di movimento durante l'esecuzione.
domenica 30 marzo 2014
Dopo una corsa
mercoledì 26 febbraio 2014
Routine di esercizi di 10 minuti - Ten minutes exercises routine
La prima domanda da farsi quando si intraprende un'attività è : "Cosa voglio ottenere dal mio agire"? Supponiamo di voler migliorare determinati e specifici aspetti della nostra capacità fisica, o di volere un mantenimeno delle qualità generali. In entrambi i casi, per quanto diversi, la seconda domanda da porsi sarà "Come ottenerlo?". Ho deciso quindi di dividere i risultati della mia ricerca in due filoni : filone miglioramento specifico e filone mantenimento generale. Per mio personale interesse di sportivo qualunquista proverò sulla mia pelle il secondo tipo di routine, da notare come abbia sostituito il termine "miglioramento" con "mantenimento", è impossibile migliorare le capacità fisiche generali del proprio fisico in 10 minuti, a meno che non si parta da una condizione di inattività totale, ma in tal caso meglio mettersi nelle mani di un fisioterapista. Affronterò in un secondo tempo l'argomento del miglioramento specifico, poichè è un argomento da sviscerare con calma in qualche post successivo.
Mantenimento generale
L'obiettivo che mi sono posto è stato quello di individuare quali fossero le abilità allenabili con nullo riscaldamento, nessuno o poco riposo tra allenamenti, utilità non gesto specifica. Ho estratto le informazioni da internet e da libri (vd. note). Ho diviso in due sottocategorie gli esercizi, base e normali (non uso volutamente il termine avanzato, non sono nulla di pesante). Il livello base è adatto a persone mediamente sedentarie, il normale a sportivi che dedicano 2-3 giorni la settimana all'allenamento. Per ciascuno dei due gruppi sono presenti 2 programmi da 10 minuti, da alternare durante la settimana (A+B). Ho volutamente scelto di non indicare i tempi di riposo, poichè devono esser minimi se non nulli. Il numero di ripetizioni è crescente, lo scopo non è esclusivamente aumentare la forza (vi sono metodi ben più specifici) e poichè non ho previsto l'uso di pesistica non è possibile fare altro che aumentare il numero di ripetizioni, variarne il ritmo,riddure gli eventuali recuperi (volendo progredire in tal senso si dovrebbero variare gli esercizi, andando a ricercare posizioni via via più difficili). Vi sarà inizialmente un aumento della forza, successivamente della forza resistente. Alcuni esercizi sono rivolti a migliorare sia aspetti di equilibrio che di tono-trofismo muscolare (le camminate in primis, in generale tutti gli esercizi per gli arti inferiori), altri esercizi sono rivolti al miglioramento dei muscoli del "Core" (posizione prona a braccia tese, sollevamento del bacino). Esistono molte altre combinazioni, sistemi più precisi e forse più efficaci, questa è una proposta basata sulla mia personale esperienza di uomo pigro e sul mio lavoro di fisioterapista.
-Livello Base-Sedemtario (A)
L'idea è di eseguire i seguenti esercizi se si è ad un livello di sedentarietà elevato, con la volontà di iniziare una blanda attività fisica (camminate, nordic walking ecc.) a bassa intensità. La durata complessiva può variare a seconda che si aggiungano piccole pause, si rallenti l'esecuzione di ogni singolo gesto (con aumento della fatica percepita), si aumentino le ripetizioni o le serie. Come già accennato, gli esercizi sono divisi in due gruppi (A+B) da eseguire a giorni alterni almeno quattro volte la settimana (un giorno A e uno B).
- Camminata sulle punte dei piedi, sui talloni, sul bordo mediale del piede, sul bordo esterno del piede. (2 min.)
- Semi affondi frontali 15 rip. per lato
- Semi affondi laterali 15 rip. per lato
- Sollevamente del bacino da supini 10 rip.
- Crunch 20 rip.
-Livello Base-Sedentario (B)
- Camminata sulle punte dei piedi, sui talloni, sul bordo mediale del piede, sul bordo esterno del piede. (2 min.)
- Sollevamente del bacino da supini 10 rip.
- Posizione statica sulle mani da proni (tenere 10 secondi, ripetere 4 volte)
- Piegamenti sulle braccia a gomiti stretti da posizione eretta con busto inclinato (20 rip)
- Stazione eretta monopodalica (4 rip. per gamba, almeno 20 secondi per gamba)
- Abduzione braccia con elastico (15 rip. per due serie)
- Allungamento del G.dorsale (60 secondi)
-Livello Normale (A)
Gli esercizi si fanno un pelo più tosti, abbordabili per qualunque sportivo. Come sopra, ho deciso di dimostrare al mondo le mie incapacità nel disegno, addirittura peggiorando la tecnica. Per rimanere dentro i 10 minuti bisogna drasticamente azzerare i tempi morti ed eventualmente sforare le tempistiche.
- Posizione statica per piano saggitale e frontale (plank e lat plank, 1' per esercizio)
- Verticale in appoggio (1')
- Trazioni alla sbarra (presa a scelta, variare a piacimento, 10 rip)
- Squat statico al muro (30'' per rip, 6 rip)
- Affondo frontale statico (1' per parte, 1 rip)
- Allungamento del G. Dorsale (1')
- AB roller frontale (2')
- inverse crunch (30 rip)
- piegamenti sulle braccia (30 rip)
- Esercizio di torsione del Nei Gong (cervicale e pelvi fisse, rotazione toraco-lombare, 3')
- Allungamento del G.dorsale (1')
In 10 minuti si può puntare al miglioramento di determinate capacità, concentrando i propri sforzi in un'unica direzione: forza, forza esplosiva, equilibrio, rinforzo del core, elasticità, forza di determinati gruppi muscolari. Questo solo per citare alcuni esempi. Per quanto riguarda la forza e la forza esplosiva, soprattuto per soggetti già allenati, il rischio è quello di dover lavorare con carichi elevati e attrezzatura da palestra al fine di avere un reale miglioramento, quindi di dover far precedere all'allenamento un riscaldamento che occuperebbe del tempo. Ho quindi scartato eventuali simili esercizi, poichè nella mia idea gli esercizi dovrebbero essere pocket, applicabili nell'immediato e non traumatizzanti. Scarterò anche esercizi volti a determinati gruppi muscolari, che potrebbero creare disequilibri sfocianti in problematiche posturali o muscolo-scheletriche. Mi concentrerò quindi sui seguenti argomenti:
- Equilibrio e coordinazione
- Core
- Elasticità
Dimenticavo...
se qualcuno crede davvero di poter sostituire la normale attività fisica con quest i Bignami dell'esercizio buon per lui! Io pratico sempre la corsa e le arti marziali, seppur a livello schiappa, come principale attività. La mia breve routine di esercizi la uso per mantenimento, con maggior enfasi nei periodi in cui non riesco ad allenarmi con costanza fuori casa.
sabato 22 febbraio 2014
Akban - Risorsa marziale
Ci si imbatte spesso per la rete,YouTube in primis, in maestri d'arti marziali millantatori di poteri segreti, forze occulte, e varie e speciali tecniche che solo loro conoscono. Purtroppo queste persone riescono ad affascinare i soggetti deboli, e a screditare le arti marziali agli occhi dei più. L'arte marziale risulta un' accozzaglia di filosofia spicciola, new age, anatomia e fisiologia dei poveri, medicina tradizionale cinese semplificata. D'altro canto alcuni segreti sono nascosti davvero in queste arti, tra i quali spicca forse quello più importante, "nascosto" nel nome stesso del Kung fu (gong fu): senza fatica non si ottiene nulla. Kung fu infatti sta per "abilità o capacità acquisita con fatica". Ogni tanto si incontra qualche praticante che ha davvero qualcosa da insegnare, ecco un esempio che ho trovato per caso su YouTube pochi giorni fa, la scuola Akban di ninjutsu. Nel canale di YouTube dedicato, sotto il medesimo nome della scuola, ci sono numerosi video didattici. Qualche spunto interessante lo si può trovare, seppur i soli video non bastino per imparare ma al massimo per stimolare la mente. Ho notato molte somiglianze con il Jujitsu che pratico,seppur le tecniche mostrate siano molto più dirette e senza i concatenamenti tipici del jujitsu Clark.







